Blog - CISAF il piano europeo che sostiene le tecnologie pulite
CISAF il piano europeo che sostiene le tecnologie pulite
Un articolo della testata specializzata Rinnovabili & Risparmio, pubblicato il 2 dicembre 2025, approfondisce il “Clean Industrial Deal, l’Europe verso l’industria verde”.
Il focus è il Clean Industrial Deal State Aid Framework (CISAF). Si tratta del quadro normativo adottato dalla Commissione Europea per fornire un sostegno strutturale, e inedito, all’industria pulita.
“L’obiettivo dichiarato è ambizioso, orientato a rendere possibile, a tutti gli Stati membri che lo vogliano. Lo scopo è di accompagnare con garanzie, incentivi e risorse pubbliche la transizione verso rinnovabili, efficienza energetica, tecnologie low-carbon e capacità produttiva europea di clean tech”.
Nell’articolo si dà ampio spazio alle opinioni e al know-how dei protagonisti dei settori coinvolti. Lo scopo è comprendere cosa cambia davvero per le imprese e i green-maker. A tal proposito, le misure sono molteplici: “dal sostegno diretto alle energie pulite, al supporto economico per aziende energivore”. Per continuare “dalla modernizzazione di impianti industriali esistenti alla promozione della manifattura europea di tecnologie pulite”. Ma non solo: “chi produce o installa tecnologie verdi può trovare nel nuovo quadro un acceleratore reale con minori ostacoli burocratici. Inoltre, maggiore certezza di ritorno sull’investimento e accesso facilitato a risorse pubbliche. Una cornice che non riguarda solo le grandi filiere energetiche, ma potenzialmente ogni impresa, grande o piccola, che abbia la capacità e la volontà di investire in green”.
E a proposito di aziende artigiane da sempre attente all’impatto ambientale, sull’opportunità che il CISAF rappresenta, è intervenuto Alessandro Azzoni, fondatore di Prometeo Stufe. La sua azienda, da decenni, costruisce stufe ad accumulo ad altissima efficienza energetica: “le nuove regole europee sugli aiuti di Stato vanno nella direzione giusta: riconoscere e sostenere quelle tecnologie che, come le stufe ad accumulo, possono contribuire in modo immediato alla riduzione delle emissioni e dei consumi.” Azzoni prosegue: “Una stufa ben progettata brucia poca legna, la brucia in modo estremamente efficiente e restituisce calore per molte ore senza ulteriori combustioni: è un modello naturale di economia energetica circolare.”
Infine, Azzoni prosegue con una riflessione sul futuro: “In un momento in cui l’Europa punta alla de-carbonizzazione e all’autonomia produttiva, non possiamo perdere il valore di queste soluzioni che uniscono artigianato, ingegneria termica e sostenibilità reale.”
Pertanto, Alessandro Azzoni conclude: “Gli incentivi previsti dal Green Industrial Deal possono accelerare la diffusione di sistemi ad alto rendimento e dare continuità a un know-how che rischia di scomparire. Per noi, che costruiamo stufe da quasi trent’anni, significa poter formare nuove generazioni e contribuire in modo concreto a un futuro dove il calore è più pulito, più accessibile e più consapevole”.
Per leggere l’articolo completo: Link all’articolo su Rinnovabili & Risparmio
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