Blog - Installazione, manutenzione e sicurezza di stufe e camini a legna: le normative per la stagione 2023/2024
Installazione, manutenzione e sicurezza di stufe e camini a legna: le normative per la stagione 2023/2024
Nell’ultimo anno, dalla messa in vigore della DGR 5360/2021 il 1 agosto 2022, tutti gli attori coinvolti nel settore della fumisteria e della biomassa hanno lavorato per recepire la normativa, fare chiarezza su alcuni punti oscuri, e organizzarsi per gli adeguamenti necessari.
Dal 1° agosto di quest’anno anche le ultime disposizioni previste dalla DGR 5360/2021 sono diventate effettive, per questo è indispensabile, per i possessori di un impianto a legna o pellet, conoscere quanto prevede la normativa e attenersi a quanto previsto per legge, per non incorrere in spiacevoli sanzioni.
La normativa riguarda quattro aspetti legati agli impianti a biomassa: il censimento, la sicurezza, la manutenzione e il controllo.
- IL CENSIMENTO di ogni caminetto o stufa a biomassa legnosa (legna, pellet o cippato), di qualunque tipo, anche se obsoleto o in via di dismissione è diventato obbligatorio. Chiunque possieda una stufa o caminetto non registrato deve quindi fare richiesta a tecnici abilitati per procedere all’iscrizione dell’impianto al Catasto Unico Regionale Impianti Termici (CURIT). Il conduttore dell’impianto sprovvisto di targa è passibile di sanzione.
- LA SICUREZZA degli impianti è un tema prioritario. Non saranno tollerate ulteriori deroghe per l’attuazione delle regole sulla sicurezza. Non soltanto sulle nuove installazioni, ma anche per tutti i caminetti e stufe già esistenti. È obbligatorio per le nuove installazioni il rilascio della Dichiarazione di Conformità della posa in opera secondo la regola dell’arte, da parte dell’installatore. Per gli impianti esistenti che ne risultino sprovvisti, il manutentore, in sede di verifica, potrà rilasciare una Dichiarazione di Rispondenza sulla base di una approfondita analisi dell’impianto e un’eventuale messa in sicurezza. Senza tali documenti l’impianto dovrà essere chiuso e non potrà essere messo in funzione nemmeno saltuariamente.
- LA MANUTENZIONE ordinaria dell’impianto è calendarizzata dalla normativa in base alla potenza termica del generatore e prevede di effettuare contestualmente il controllo dei fumi, nei casi laddove la normativa lo preveda (pellet). La pulizia della canna fumaria diventa annuale (sotto riportiamo tutti i dettagli).
- IL CONTROLLO del combustibile è un ulteriore adempimento che, eseguito durante la manutenzione, certifica che i requisiti di qualità della biomassa siano rispettati. Si attua mediante l’utilizzo dell’igrometro, lo strumento dedicato alla rilevazione dell’umidità del combustibile. La buona qualità del combustibile contribuisce a garantire l’efficienza dell’impianto e le contenute emissioni in ambiente.
Per quanto riguarda le nuove installazioni, Regione Lombardia dà un’ulteriore stretta sulle emissioni: dal 10 ottobre 2023 è permessa l’installazione di sistemi a biomassa con certificazione 4 stelle solo in caso di sostituzione di camini o stufe di vecchia generazione, mentre per le nuove installazioni la certificazione deve raggiungere le 5 stelle.
A partire dal 15 ottobre 2024 nei Comuni sopra i 300 metri i generatori dovranno essere classificati con almeno 4 stelle ed avere emissioni di polveri sottili non superiori a 20 mg/Nm3, mentre nei Comuni sotto i 300 metri i generatori dovranno essere classificati con almeno 4 stelle e avere emissioni di polveri sottili non superiori a 15 mg/Nm3 ed emissioni di COT (carbonio organico totale) non superiori a 35 mg/Nm3. Nel caso della legna, i vincoli riguardanti le emissioni di particolato e COT sotto i 300 metri rendono di fatto obbligatoria la scelta di impianti certificati a 5 stelle.
STUFE A LEGNA AD ACCUMULO DI CALORE
In virtù della loro efficienza, delle emissioni minime che garantiscono e del basso consumo di legna, il legislatore non ha previsto limitazioni per le stufe ad accumulo termico, progettate su misura secondo la norma UNI 15544, e assemblate in opera.
Le stufe ad accumulo di calore, che rappresentano il cuore dell’offerta e della sapienza artigianale di Prometeo Stufe, possono essere installate e accese in tutta tranquillità.
Come ogni anno, abbiamo rivolto alcune domande sulla manutenzione degli impianti ai nostri esperti. Ecco le loro risposte.
OGNI QUANTO TEMPO DEVO RICHIEDERE UNA MANUTENZIONE PROFESSIONALE?
Per prevenire rischi di incendio e abbassare le emissioni di micropolveri in ambiente, la pulizia della canna fumaria deve essere eseguita ogni 12 mesi, o prima in caso di raggiungimento delle 4 tonnellate di biomassa bruciate.
I controlli degli impianti a biomassa devono avere cadenza almeno:
– annuale, per apparecchi con potenza termica al focolare maggiore di 15 kW;
– biennale, per apparecchi con potenza termica al focolare maggiore di 10 kW e inferiore o uguale a 15 kW;
– quadriennale per generatori con potenza termica al focolare nominale uguale o inferiore ai 10 kW.
PER LA MANUTENZIONE DELLA MIA STUFA O CAMINETTO DEVO RIVOLGERMI AD UN PROFESSIONISTA?
SI, attualmente è obbligatorio far effettuare la manutenzione e la pulizia dell’impianto da un tecnico professionista abilitato. Sono previste importanti sanzioni in caso di inadempienza.
A fronte di una piccola spesa, la manutenzione regolare consente di mantenere nel tempo l’alta efficienza della stufa o del caminetto: questo permette di risparmiare combustibile e continuare a utilizzare comodamente l’impianto come fosse nuovo e con un impatto molto basso sull’ambiente.
Non da ultimo, il controllo periodico, effettuato da esperti, evita il verificarsi di situazioni problematiche che potrebbero avere un impatto sulla sicurezza della stufa e arrecare danni dalla risoluzione più complessa e onerosa.
CHI PUÒ EFFETTUARE LA MANUTENZIONE PROFESSIONALE E QUALE DOCUMENTAZIONE DEVE RILASCIARE?
La manutenzione professionale può essere effettuata solo da tecnici abilitati, gli unici che possono inserire l’impianto nel Catasto Unico Regionale Impianti Termici (CURIT) e rilasciare il Rapporto di Controllo regionale a intervento effettuato.
RICHIEDI SUBITO UNA MANUTENZIONE PROFESSIONALE
QUALITA’ DELL’ARIA: IL PROGETTO prepAIR
Le tematiche relative alla qualità dell’aria, alle quali da sempre siamo particolarmente attenti, sono affrontate dal Progetto prepAIR, che promuove azioni di medio e lungo periodo, coordinate tra le regioni del Bacino padano, allo scopo di limitare le emissioni nei prossimi anni: sul sito dell’organizzazione e sul canale YouTube sono presenti moltissime iniziative e informazioni interessanti, per conoscere e diffondere le buone pratiche sull’utilizzo degli impianti a biomassa.
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